Le conversazioni confermano la volontà del massacro sui civili nella cittadina di Bucha
I servizi dell’intelligence tedesca hanno intercettato le trasmissioni di conversazioni radio dei militari russi sul massacro dei civili a Bucha. La BND ha informazioni che confermano la veridicità delle azioni e la volontà di compierle da pate dei soldati russi.
Alcune di queste conversazioni radio intercettate sono legate ai cadaveri di Bucha. Queste informazioni confermano anche il coinvolgimento delle truppe mercenarie russe Wagner nelle atrocità della cittadina. Come riporta il quotidiano tedesco Der Spiegel, il materiale in possesso del BND, l’intelligence estera tedesca conferma un metodo russo. Non si tratterebbe di azioni di singoli soldati o azioni casuali ma sarebbero impartite da un preciso schema russo.
Questo emerge dal fatto che nelle conversazioni i soldati parlano di queste atroci azioni come se fosse la normalità quindi una consuetudine per l’esercito russo. Una strategia militare dettata dall’intenzione di infondere terrore alla popolazione civile e troncare la resistenza.
A riprova della veridicità delle immagini diffuse, nonostante le smentite del Cremlino, ci sono alcuni riferimenti all’interno delle conversazioni ad una immagine. Tra le intercettazioni c’è la conversazione tra un soldato che dice ad un altro che lui e i suoi colleghi hanno sparato all’uomo in bici. Questa immagine dell’uomo senza vita ancora in bici steso a terra è diventata una foto simbolo del massacro di Bucha.
Le prove di uno schema dell’esercito studiato e premeditato
Ora il materiale in possesso della Bnd conferma la responsabilità dei soldati russi. Tra i dialoghi ascoltati dall’intelligence tedesca c’è una conversazione in cui viene invece indicato il metodo da seguire con i militari ucraini: prima si interrogano i soldati, poi si spara.
Il giornale tedesco Der Spiegel che ha diffuso le informazioni assicura che tali fonti arriverebbero da un incontro ufficiale avuto tra gli agenti dei servizi segreti e dei parlamentari tedeschi. Quello dimostrano queste intercettazioni è anche lo schema che l’esercito russo segue e che potrebbe seguire ancora in altre città se non in altri paesi.
Non si è trattato di un eccesso di violenza da parte dei soldati ma seguivano gli ordini di un disegno precostruito e studiato che colpisce direttamente i civili. Nel frattempo i servizi di intelligence stanno valutando altre registrazioni in altro luoghi come Mariupol dove potrebbero essere stati compiuti crimini di guerra analoghi.